Bonus psicologo 2022: al via le domande

Decreto, importi, ISEE e scadenze

 

Annunciato da tempo, il bonus psicologo in Italia è finalmente realtà. Da lunedì 25 luglio è possibile presentare le domande per richiedere il contributo statale fino a 600 euro volto a sostenere le spese per sessioni di psicoterapia fruibili presso specialisti privati, compreso lo psicologo online.

 

Per inoltrare le richieste sul sito dell’INPS c’è tempo fino al 24 ottobre del 2022, ma è importante farlo subito: le graduatorie saranno stilate in base all’ordine di arrivo della domanda, a partire dalle persone con ISEE più basso fino alla soglia massima di 50mila euro.

 

Una volta presentata la domanda, l’INPS comunicherà l’esito, fornendo al cittadino un codice univoco da utilizzare entro 180 giorni presso il professionista scelto dall’utente.

 

Bonus psicologo 2022: di cosa si tratta?

 

Il bonus psicologo, introdotto dal Decreto legge n. 228/2021, convertito con modificazioni dalla Legge n. 15 del 25 febbraio 2022 e noto come Decreto Milleproroghe, nasce per sostenere le spese di assistenza psicologica dei cittadini che, nel periodo della pandemia e della correlata crisi economica, hanno visto accrescere le condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, con un’attenzione particolare alla salute di bambini e ragazzi.

 

A confermare le difficoltà psicologiche degli italiani, giovani in primis, è stato l’Istat (Istituto Nazionale di Statistica). Secondo il report Benessere equo e sostenibile (BES) pubblicato il 21 aprile 2022, la percentuale di adolescenti insoddisfatti e con un basso punteggio di salute mentale, negli ultimi due anni, è addirittura raddoppiata. Se nel 2019 rappresentava il 3,2% del totale, nel 2021 il 6,2%.

 

Ma vediamo insieme chi può richiedere il bonus psicologico, chi, tra i professionisti può comunicare la propria adesione ed entro quando, come funziona il bonus, quali sono i requisiti per la richiesta e come fare la domanda?

 

Chi può richiedere il bonus?

Il bonus psicologo può essere richiesto da tutti quei cittadini in condizione di disagio psicologico, ansia, depressione, stress causati dalla pandemia e dalla crisi socio-economica.

Per usufruire del bonus non è previsto alcun limite di età, ma è necessario possedere un reddito ISEE in corso di validità, ordinario o corrente non superiore a 50mila euro. 

 

Chi, tra i professionisti, può comunicare la propria adesione al bonus?

 

Ogni psicologo, regolarmente iscritto, e con annotazione nell’Albo dell’abilitazione all’esercizio della Psicoterapia ex art. 3 e 35 della Legge 56/89, potrà aderire all’iniziativa compilando il modulo predisposto sul sito del CNOP (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi).

 

Entro quando i professionisti possono comunicare la propria adesione?

 

Tutti i professionisti potranno comunicare la propria adesione a partire dal 21 luglio fino al termine della disponibilità dello stanziamento in Bilancio per il “bonus”, come comunicato da INPS.

 

Cosa succederà dopo l’adesione?

 

Il CNOP metterà a disposizione dell’INPS l’elenco dei professionisti che hanno dichiarato di aderire, aggiornandolo periodicamente. L’INPS renderà disponibili i nominativi dei professionisti aderenti ai cittadini che faranno richiesta del contributo per le sessioni di psicoterapia.

 

Quale sarà l’importo del finanziamento erogato per ogni beneficiario?

 

Si legge infatti che “Il beneficio è riconosciuto, una sola volta, a favore della persona con un ISEE in corso di validità, ordinario o corrente ai sensi dell’articolo 9 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013 n. 159, non superiore a 50.000 euro”. 

 

L’importo può ammontare al massimo a 600 euro, a seconda del proprio ISEE e sarà così ripartito:

 

  • Se l’ISEE è inferiore a 15.000 il beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 600 euro.
  • Se l’ISEE è compreso tra 15.000 e 30.000 euro il beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 400 euro.
  • Se l’ISEE è superiore a 30.000 e non supera i 50.000 euro il beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato  fino al raggiungimento dell’importo massimo di 200 euro.

 

Risulta chiaro che per tutte le fasce, l’importo massimo rimborsato per singola seduta è pari a 50 euro. Pertanto, ciò che cambia è sostanzialmente la durata del contributo, che può coprire da un massimo di 12 sedute a un minimo di 4 per chi ha ISEE più elevati.

 

La cifra di 50 euro a seduta è stata individuata basandosi sul tariffario CNOP, i cui range di prezzi sono però molto ampi: per una seduta di terapia individuale, per esempio, il compenso previsto va da 40 a 140 euro. Se, dunque, il costo di una singola seduta è superiore a 50 euro, la differenza rimarrà a carico del paziente. Da qui le prime critiche che si sono levate sul fatto che il contributo, di fatto, non sia così significativo in caso di professionisti le cui tariffe si trovino nella fascia più elevata.

 

Come fare la richiesta?

 

Le domande andranno presentate in modalità telematica, dal 25 luglio 2022 al 24 ottobre 2022, tramite il portale dell’INPS. Per farlo sarà necessario autenticarsi o attraverso la Carta di Identità Elettronica (CIE) o attraverso il sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale (SPID), oppure attraverso la Carta Nazionale dei Servizi (CNS):

 

  • la richiesta potrà essere fatta anche da persona diversa dal beneficiario;
  • ogni beneficiario potrà effettuare una sola richiesta.

 

La procedura è disponibile accedendo al servizio “Contributo sessioni psicoterapia” raggiungibile tramite la homepage del sito www.inps.it, seguendo il percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” > “Contributo sessioni psicoterapia”.

 

In alternativa al sito web, la domanda può essere presentata tramite il servizio di Contact Center Multicanale, telefonando da rete fissa gratuitamente al numero verde 803.164 oppure da rete mobile al numero 06.164164 (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

 

Alla scadenza delle domande, saranno elaborate le graduatorie degli aventi diritto in base alle risorse disponibili. Il beneficio sarà erogato prioritariamente alle persone con ISEE più basso, in base all’ordine di arrivo della domanda.

 

Come verificare che la domanda è stata accolta?

 

A conclusione del periodo di presentazione delle domande, INPS redige le graduatorie e individua i beneficiari sulla base dell’ammontare delle risorse disponibili:

 

  • l’INPS comunicherà direttamente ai beneficiari l’accoglimento della domanda specificando l’importo totale del beneficio erogato;
  • l’INPS comunicherà ai beneficiari un codice univoco che dovrà essere comunicato al professionista che eroga le prestazioni oggetto del contributo economico.

 

Quando potrà essere “speso” il bonus?

 

Il beneficio deve essere utilizzato entro 6 mesi (180 giorni) dalla data di accettazione della domanda. L’elenco dei professionisti aderenti all’iniziativa sarà consultabile sul sito INPS, sul sito del CNOP e sui siti degli ordini regionali e provinciali.

 

Come utilizzare il contributo economico?

 

Il beneficiario del contributo deve comunicare al professionista il codice univoco assegnato dall’INPS per la prenotazione della prestazione professionale. Sarà il professionista a inserire tale codice sul sito dell’INPS specificando la data prevista per l’erogazione della prestazione:

 

  • l’INPS comunica al beneficiario i dati della prenotazione, il beneficiario decide se usufruire della prestazione o disdirla;
  • se la prestazione verrà erogata il professionista emetterà fattura intestata al beneficiario e contenente il riferimento al codice univoco relativo. Il professionista inserirà nella piattaforma predisposta da INPS il codice univoco, il numero della fattura, la data di emissione e l’importo.

 

Quando verrà emesso il contributo per la prestazione oggetto del contributo economico?

 

Sarà l’INPS a provvedere alla remunerazione delle prestazioni erogate dai professionisti e per le quali sia stata emessa regolare fattura, entro il mese successivo a quello di emissione della stessa, tramite accredito diretto sul conto corrente comunicato dal professionista.

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Grazie, Cristina, per questo tanto atteso articolo! Immagino che sarà molto cliccato. I miei pazienti mi hanno chiesto già da un mese a questa parte quale fosse l'iter per richiedere e ottenere il bonus psicologo e quindi saranno soddisfatti di trovare tutte le info racchiuse in un articolo unico.

 

Devo dire che anche tra colleghi e colleghe si sta discutendo molto. Tra le mie conoscenze senior ho notato almeno due fazioni dominanti, se posso chiamarle così. Quella dei colleghi che sentono un dovere etico nell'aderire, perché sanno bene che la psicoterapia in Italia è un trattamento offerto quasi totalmente in regime privato (95%) e che quindi spesso è stata fino ad oggi un trattamento di lusso, se così posso dire, perché ha attinto direttamente dalle tasche dei nostri utenti che si sono ritrovati a sborsare qualche centinaio di euro al mese per tutta la durata della loro terapia. Dall'altra parte però ci sono quei colleghi senior che sono full, nel senso che hanno un'agenda con liste di attesa e per i quali le procedure burocratiche piuttosto complesse inerenti il bonus, incluso il tempo da dedicare ai report di efficacia dei trattamenti messi in opera a favore degli utenti con bonus, rendono tutto più faticoso e pure meno appetibile dal punto di vista economico. Infatti, al tempo dedicato direttamente al paziente va a sommarsi quello speso per tutte le attività e le procedure implicate nell'erogazione del bonus stesso (vedi tuo articolo).

 

Bisogna però dire che questo è un primo passo per avvicinare la domanda degli utenti all'offerta dei professionisti privati e quindi sono fiducioso che in corso d'opera potremo contribuire anche a semplificare queste procedure, proponendo delle soluzioni che facilitino l'incontro tra pazienti bisognosi di trattamenti psicoterapici e specialisti che li possano prendere in carico. A questo punto sono curioso di leggere il parere di colleghe/i e di professionisti della salute.

Cosa ne pensate voi?

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