Assicurazione RC professionale Medici

 

Che cos’è? Cosa copre e quanto costa?

 

Scegliere un’assicurazione professionale per medici è uno dei primi passi da compiere per aprire uno studio medico. I motivi ricadono in diversi ambiti. In primo luogo, dal punto di vista burocratico, dal 2014 la RC professionale Medici è obbligatoria per i liberi professionisti, così come per i dipendenti pubblici o privati. Attivarla al momento dell’apertura dello studio è quindi necessario. Ma lo è, in secondo luogo, anche per la natura della professione stessa. La medicina, infatti, è una disciplina in costante evoluzione e caratterizzata per sua natura da un margine di imprevedibilità. Inoltre, l’errore umano può sempre presentarsi: è possibile limitarlo ma non eliminarlo. Per questo, individuare la giusta polizza RC professionale Medici è indispensabile per salvaguardare la propria professione e assicurarsi una tranquillità lavorativa.

 

Che cos’è l’assicurazione RC professionale? 

 

L’assicurazione RC è lo strumento che copre il danno in caso di richiesta di risarcimento. Ovvero la comunicazione ufficiale con la quale una persona comunica al medico l’intenzione di considerarlo responsabile di un errore professionale. In pratica, la compagnia di assicurazione pagherà le spese relative al danno al posto del medico, evitando così enormi disagi, sia in termini economici, in quanto parliamo di cifre spesso molto elevate (che possono raggiungere e superare decine di migliaia di euro), sia in termini di investimento di tempo e di energie sottratte allo svolgimento della professione.

 

Quando si verifica la richiesta di risarcimento? 

 

Ogni richiesta di risarcimento determina la costituzione di un sinistro. Questo avviene nel caso in cui l’errore sia effettivamente avvenuto, ma anche nella circostanza in cui tale errore sia soltanto stato ipotizzato e non ancora verificato. Questa situazione si verifica anche quando il medico assicurato riceve:

 

  • una citazione in giudizio, un’azione giudiziaria legata alla responsabilità civile e qualsiasi altro atto giudiziario inclusi avvisi di garanzia, comunicazioni della magistratura penale o degli organi di polizia giudiziaria;
  • la notifica di un atto di costituzione di parte civile da parte di un terzo in un procedimento penale;
  • comunicazioni da parte della struttura sanitaria presso la quale il medico lavora;
  • la citazione da parte della struttura sanitaria o della compagnia di assicurazioni con l’imputazione di colpa grave.

 

Nella pratica, i casi che si verificano più di frequente, e ai quali consegue la richiesta di risarcimento, riguardano diagnosi errate della patologia di un paziente, errori nella prescrizione della cura o nella compilazione della cartella clinica, l’utilizzo scorretto di apparecchiature o strumenti diagnostici. Fino ai casi più gravi, derivanti dall’errato svolgimento di un intervento chirurgico o invasivo, che purtroppo possono verificarsi nella professione medica e per i quali è fondamentale tutelarsi.

 

Legge Gelli: cambia il concetto di responsabilità medica

 

Il 1° aprile è entrata in vigore la legge 8 marzo 2017 n.24 “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”, detta anche Legge Gelli. Questo testo, che sostituisce la precedente Legge Balduzzi, introduce modifiche importanti relativamente al concetto di responsabilità medica. E, di conseguenza, all’assicurazione per medici.

La Gelli prevede che il medico che provoca un danno a un paziente per imperizia, ma nel rispetto delle linee guida e delle buone pratiche assistenziali, non sia punibile penalmente. Subentra di conseguenza il principio della colpa grave: al medico possono essere contestati solo i reati di omicidio colposo e lesioni personali. Si tratta, dunque, di un alleggerimento della responsabilità nella professione sanitaria.

Dal punto di vista civile, il professionista risponde secondo il regime della responsabilità extracontrattuale ai sensi dell'art.2043 c.c., che si prescrive nel termine più breve di cinque anni. Ciò significa che l’onere della prova grava interamente sul paziente, che deve dimostrare la colpa di chi l’ha curato. La responsabilità della struttura, invece, resta contrattuale, ai sensi dell'art. 1218 c.c., e quindi l'onere di documentare la propria estraneità spetta in questo caso all'ospedale o all'Asl. Il danneggiato può così rivalersi prima di tutto sul soggetto economicamente più solido, cioè la struttura, e i danni si prescrivono nel termine di dieci anni.

Assicurazione professionale medici: cosa copre

 

A seconda della compagnia cambiano i termini di copertura assicurativa legati al risarcimento danni. Tuttavia, possiamo identificare le seguenti coperture, previste dalla maggior parte delle proposte assicurative:

 

  • colpa grave;
  • responsabilità solidale, in caso di danno causato in compartecipazione con altri medici;
  • cessazione attività (richieste di risarcimento avanzate nei 10 anni successivi);
  • perdite patrimoniali (richieste di risarcimento per danni fisici, materiali e perdite patrimoni causati nell’esercizio della propria attività);
  • tutela legale (copertura dei costi relativi alle spese legali);
  • retroattività o claims made (richieste di risarcimento relative a fatti commessi nei 10 anni antecedenti la stipula della polizza).

 

Quando una polizza copre tutti questi elementi si parla di una copertura all risks, scelta di frequente per una maggiore sicurezza. Se alcuni aspetti non sono inclusi, devono essere esplicitamente riportati nella descrizione dell’offerta.

 

Tipologie di RC medici

 

È bene sottolineare che i massimali delle polizze variano in base alla specialità. Questo perché ci sono attività più delicate di altre, come quelle che prevedono determinati tipi di intervento chirurgico. Ad esempio, le assicurazioni per i medici che operano nel campo della medicina estetica sono piuttosto elevate. Si tratta quindi di valutare, consultando alcune compagnie assicurative, la portata dei rischi che la propria professione comporta nello specifico. 

 

Assicurazione Medici Neolaureati: come scegliere la polizza giusta?

 

Anche per i giovani medici neolaureati o neoabilitati (iscritti all’Albo da meno di tre anni) la stipula di un’assicurazione è obbligatoria per legge dal 2014. L’obbligatorietà però riguarda solo i medici che esercitano effettivamente la professione. Questo significa che se il medico neolaureato, dopo la laurea, trascorre del tempo senza esercitare, la polizza non è obbligatoria, anche se ha conseguito l’abilitazione alla professione.

In generale comunque un’assicurazione per medici neoabilitati copre:

 

  • i danni arrecati a terzi nello svolgimento della professione sanitaria;
  • la colpa grave dei medici dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale;
  • i danni nell’esercizio dell’attività di sostituzione del medico di base e/o della guardia medica;
  • la rivalsa dell’ente presso cui lavora il medico;
  • i danni derivanti da interventi di primo soccorso per motivi deontologici.

 

È chiaro che, prima di scegliere l’assicurazione più adeguata, bisogna valutare con attenzione le coperture relative al tipo di prestazioni sanitarie effettivamente svolte, per questo le compagnie offrono proposte mirate con premi particolarmente vantaggiosi.

 

I costi delle polizze professionali 

 

Le tariffe base per le polizze RC professionali per medici liberi professionisti sono variabili. Ogni professione infatti ha una stima di rischio differente che inciderà sul premio finale. A titolo esemplificativo, ricordando di consultare nel dettaglio l’offerta delle singole compagnie, possiamo affermare che il costo di un’assicurazione medica parte da mille euro e può raggiungere i 20mila euro annui. Nel caso in cui il medico aderisca a un’assicurazione proposta dalla cassa previdenziale professionale, i costi sono solitamente minori, pur rispecchiando la variabilità tra i diversi gradi di rischio delle attività svolte.

 

Qualunque scelta si compia in relazione alla polizza assicurativa, è consigliabile occuparsi, al momento dell’apertura di uno studio medico, anche dell’acquisto di un software gestionale. Il carico organizzativo e amministrativo che spetta al medico può infatti togliere molto tempo allo svolgimento della propria attività e generare stress. Nell’ottica di una maggiore efficienza e tutela sia dei pazienti, sia del proprio lavoro, è utile mettere in campo tutti gli strumenti che possono agevolare e rendere più fluida tale gestione. (Per saperne di più leggi anche La pianificazione medica online).

2 Mi Piace